Banksy – l’arte della ribellione

Bansky © GettyImages

Arriva sul grande schermo, solo nelle giornate del 24, 25 e 26 Maggio, il docu-film dedicato all’artista più chiacchierato e misterioso dei nostri tempi, Banksy. La sua arte politicizzata, diffusa attraverso una serie di sorprendenti incursioni, ha modificato il significato stesso di arte.

Banksy – l’arte della ribellione è il primo film che riesce far chiarezza sulla storia dello street artist originario di Bristol. Raccoglie testimonianze ed interviste inedite di suoi collaboratori e poi artisti e critici d’arte e mostra un raro archivio proveniente da collezioni private.

Banksy, Mexico

“Penso che esistano molte idee sbagliate su Banksy, e il suo anonimato ha molto a che fare con questo”, ha dichiarato lo scrittore e regista Elio España, “Le persone non pensano a Banksy come a un artista di graffiti, non lo è più, ma le sue origini provengono assolutamente da quel mondo. La sua arte non si estranea dal contesto, lui è il frutto del suo background a Bristol e della cultura e della politica di questo tempo – un periodo particolarmente tumultuoso, ma anche elettrizzante. Ha fatto parte del mondo dei graffiti, è stato un pioniere della Street Art insieme a un certo numero di altre figure importanti, ma Banksy ha completamente cambiato il modo in cui l’opera d’arte viene esposta e venduta. Credo che comprendendo la sua storia, si otterrà anche una comprensione molto più profonda del suo lavoro”.

Banksy – l’arte della ribellione è prodotto da Tom O’Dell e Elio España, ideatori dello studio indipendente Spiritlevel (specializzato in documentari e serie televisive) e distribuito da Adler Entertainment

 immagine sotto al titolo © GettyImages

g.v.

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