L’uomo che vendette la sua pelle

L'uomo che vendette la pelle

Candidato agli Oscar 2021 come Miglior film internazionale, Premio Orizzonti per la Miglior Interpretazione Maschile alla 77° Mostra del Cinema di Venezia, ‘L’uomo che vendette la pelle’ è l’ultimo lungometraggio della regista tunisina Kaouther Ben Hania (Beauty and the dogs, Challat of Tunis), nei cinema a partire  dal 7 Ottobre.

Sam (Yahya Mahayni) è un rifugiato siriano che, pur di poter viaggiare in Europa e raggiungere così il suo amore, accetta di farsi tatuare la schiena da un famoso artista (Koen de Bouw) e diventare lui stesso un’opera d’arte.

L'uomo che vendette la pelle

“Questo film è l’incontro tra due mondi – dichiara la regista – che mi affascinano: quello dell’arte contemporanea e quello dei rifugiati, due mondi chiusi che sono governati da codici completamente diversi. Da un lato abbiamo un mondo fatto di élite in cui libertà è la parola chiave, dall’altro un mondo fatto di sopravvivenza influenzato dagli eventi attuali in cui l’assenza di scelta è la preoccupazione quotidiana dei rifugiati. Il contrasto tra questi due mondi nel film mostra una riflessione sulla libertà. Quando Sam, il rifugiato, incontra Jeffrey, l’artista, gli dice: “Sei nato dalla parte giusta del mondo”. Il problema è che viviamo in un mondo in cui le persone non sono uguali. Nonostante tutti i discorsi sull’uguaglianza e i diritti umani, i contesti storici e geopolitici sempre più complessi fanno sì che ci siano inevitabilmente due tipi di persone: i privilegiati e i dannati.”

Il film, che tra gli interpreti vede anche la nostra Monica Bellucci, è distribuito nella sale da Wanted.

 

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