#IoSonoQui

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Dal 14 Ottobre è nei cinema #IoSonoQui, l’ultimo film diretto dal francese Eric Lartigau, lo stesso regista de La  famiglia Bélier, Gli infedeli e Scatti rubati, per citarne alcuni. 

Il film racconta la storia di Stéphane (Alain Chabat), uno chef affermato che vive nei Paesi Baschi contornato dall’affetto dei figli e della sua ex moglie e apparentemente soddisfatto, che decide di andare a trovare Soo (Doona Bae), una donna coreana conosciuta su Instagram. Quando però raggiunge l’aeroporto di Seoul, lei non è lì ad aspettarlo come promesso…

#IoSonoQui
Nella foto Alain Chabat (alias Stephane) in una scena del film.

“Ciò che m’interessava – dichiara il regista – era che Stéphane fosse un personaggio che non aveva commesso nessun errore all’inizio. Non vuole e non farà la rivoluzione ma ciò che è in gioco in questo viaggio è una profonda trasformazione interiore. Alla fine è un ritorno a se stesso. Nella scrittura, volevo lavorare sull’idea che il personaggio di Stéphane avesse inventato una vita nel cuore della sua stessa esistenza nei Paesi Baschi. Lo capiamo essersi dissociato da sé stesso e dagli altri. Ha inventato una realtà come molti possono fare. Stéphane ha investito molto nel suo ristorante e non è stato abbastanza attento a ciò che stava accadendo intorno a lui. È qualcuno che cerca il contatto con gli altri e che ama fare del bene agli altri, in particolare attraverso il cibo. Sembra equilibrato, tutto sembra fluire naturalmente nella sua esistenza. Quello che gli manca è la consapevolezza di sé stesso. Era questo che m’interessava: si mette improvvisamente a caccia di un’allegoria incontrata su Instagram. Questa fantasia è un fattore scatenante. Ci renderemo presto conto che il suo obiettivo finale non era quello di incontrare Soo. Sono convinto che lo sappia inconsciamente: quello che Stéphane sta cercando è se stesso!

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Un momento durante le riprese del film. In primo piano Delphine Gleize ed Eric Lartigau, il regista. Sulla destra Alain Chabat.

“Ho trovato affascinante questa storia e questo viaggio – prosegue il regista – perché dicono qualcosa sulla possibile e assurda virtualità verso la quale i social network possono condurre. È la porta aperta alla fantasia, alla possibilità di un amore eccessivamente idealizzato. Ognuno può facilmente inventare la propria storia. Sono stato preso dall’idea di cercare di capire il meccanismo che guida una persona in cerca dell’amore e dell’assoluto e il suo corollario: cosa succede quando la fantasia viene tramutata in realtà concreta?”.

#IoSonoQui è distribuito in Italia da Officine UBU

Immagini Benoît Fatou e Jino Park © 2019 Rectangle Productions, Gaumont, France 2 Cinema, Belga Productions, Keystone Films

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