Una questione di “educazione cinematografica”

Educazione cinematografica (on Pixabay)

Diciamolo sin dall’inizio: non fosse stato per il “colpo di coda” rappresentato dall’uscita del nuovo Spider-Man in chiusura d’anno, la filiera delle sale italiane si ritroverebbe in una situazione ancora più preoccupante di quella che sta vivendo dall’inizio della pandemia.

Uscito lo scorso 16 dicembre, in neanche tre settimane Spider-Man: No Way Home è arrivato ad incassare una cifra record che sfiora i 20 milioni di euro. Anche gli altri due film che risultano sul podio dei maggiori tre successi in Italia dell’anno, anch’essi dei film americani, si fermano tra gli 8,4 e gli 8 milioni di euro di incasso: si tratta di Eternals di Chloe Zhao, un altro film Marvel, e di No Time to Die di Cary Fukunaga, l’ultima avventura dello 007/James Bond interpretato da Daniel Craig.

Continuando a passare in rassegna la classifica dei film più visti in sala lo scorso anno, troviamo in quarta e quinta posizione, con un incasso di poco superiore ai sette milioni di euro, il kolossal fantascientifico Dune di Denis Villeneuve, tratto dall’omonimo romanzo di Frank Herbert e interpretato da un cast all-star capeggiato da Timothée Chalamet, e il secondo capitolo della saga di Venom, La furia di Carnage.

Il film italiano di maggior successo si ferma al sesto posto e risulta essere Me contro Te – il mistero della scuola incantata, secondo film di una delle più note coppie di youtuber italiani diretto da Gianluca Leuzzi, che ha guadagnato in sala cinque milioni di euro risultando tuttora tra i film più richiesti sulle piattaforme di noleggio in streaming.

Tra i 4,8 e i 4,5 milioni si attestano il settimo, l’ottavo e il nono posto della classifica, che vanno rispettivamente a Fast & Furious 9, al film Marvel Black Widow con Scarlett Johansson e al film d’animazione Encanto, targato Disney. Il decimo posto spetta invece ad House of Gucci, nuovo film all-star diretto dal leggendario Ridley Scott e girato per gran parte delle scene nel nostro paese a inizio anno: il film infatti, capeggiato da Adam Driver e Lady Gaga, entrambi dati tra i favoriti nella corsa all’Oscar, ruota intorno alla storia della dinastia della moda dei Gucci, raccontando in particolare cosa ha portato all’omicidio di Maurizio Gucci nel 1995.

Da questa classifica si possono trarre diverse valutazioni. Dispiace innanzitutto constatare che, all’infuori del secondo capitolo dei Me contro te, nessun film italiano si sia attestato nella top 10 dell’anno. A voler considerare una top 5 dei soli film di produzione italiana, vediamo dopo Il mistero della scuola incantata la commedia Un gatto in tangenziale 2 – Ritorno a Coccia di Morto di Riccardo Milani, con un incasso di 3,2 milioni di euro; in terza posizione con 2,6 milioni di euro al botteghino si colloca Freaks Out di Gabriele Mainetti, epos storico-favolistico ambientato nella Roma dell’occupazione nazista; segue poi il Diabolik dei Manetti Bros. interpretato da Luca Marinelli e Miriam Leone; la quinta posizione è condivisa pressoché a pari merito da due film natalizi che hanno guadagnato entrambi 1,7-1,8 milioni di euro, Chi ha incastrato Babbo Natale di Alessandro Siani e Io sono Babbo Natale di Edoardo Falcone, con Marco Giallini e Gigi Proietti alla sua ultima interpretazione cinematografica.

Un altro degli elementi più vistosi che caratterizza questa classifica di fine d’anno è la massiccia presenza di film di supereroi: di quattro film realizzati dai Marvel Studios quest’anno, tre (Spider-Man: No Way Home, Eternals e Black Widow) figurano tra i dieci maggiori incassi, e due di loro in top 3; allo stesso genere si deve inscrivere anche Venom – La furia di Carnage, standalone incentrato su uno dei più noti nemici fumettistici di Spider-Man.

Se quattro film su dieci sono dei film di supereroi o, come si dice in gergo dei cinecomics, sarebbe interessante chiedersi su quali basi psicologiche si poggi il “monopolio dell’immaginario” di cui godono da qualche anno a questa parte i personaggi Marvel, fiorenti di un ininterrotto successo. Il sospetto che viene, di fronte a un brand capace di superare ampiamente i 30 milioni di euro di incasso nella sola Italia, è che i supereroi hanno saputo rispondere efficacemente a un bisogno di sicurezza e di rivalsa negli spettatori che la pandemia ha ulteriormente accentuato: le minacce globali ed extraterrestri contro cui i vari Spider-Man, Vedova Nera e Doctor Strange si battono con successo trasmettono la speranza che anche la pandemia e le numerose crisi globali, nazionali e locali che hanno caratterizzato il mondo e il nostro paese negli ultimi anni, possano godere di una risoluzione.

Complessivamente, in Italia nel 2021 i cinema hanno registrato un incasso di 170 milioni di euro, con circa 25 milioni di biglietti venduti, un risultato purtroppo inferiore anche a quello del 2020. Gli incassi magri di quest’anno che la filiera cinematografica ha potuto conseguire per un’ideale “ripresa”, dopo la doppia chiusura del 2020, vanno certo circostanziati relativamente a un anno in cui il Coronavirus non ha abbandonato il nostro paese, e tra una zona gialla e un’altra molti spettatori hanno perso l’abitudine di andare in sala, preferendo spesso le piattaforme. Se però un paese limitrofo come la Francia, nonostante la pandemia che in alcuni periodi dell’anno è stata ancor più feroce che in Italia, può comunque vantare 96 milioni di presenze al cinema nel corso del 2021, è evidente che si tratti anche di una questione di “educazione cinematografica”: gli italiani devono ritrovare la tradizione del cinema sul grande schermo. E il successo di un film per bambini come Me contro te, nettamente il maggior incasso italiano dell’anno, non fa altro che confermare la necessità di sviluppare e aumentare i programmi ad hoc di educazione al linguaggio cinematografico e audiovisivo nelle scuole, sia nelle scuole primarie che nelle scuole secondarie di ogni ordine e grado. (L.C.)

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